CONSAPEVOLEZZA DEL RAPPORTO REGISTA ATTORE
mediante l'interpretazione di monologhi shakespeariani
La finalita' del seminario recitativo e' improntata tanto allo studio delle proprie caratteristiche espressive, quanto all'interazione con la figura del regista.
E' pacifico che la propria capacita' recitativa non puo' prescindere dal rapporto con la regia. Nella realta' i confini operativi tra i due interlocutori sono spesso oscurati dalla variabile emotiva delle parti. Ad uno studio approfondito della propria espressivita' deve seguire necessariamente un'analisi del final-cut registico.
Cosa vuole il regista?
Quali sono i canoni per comprendere in breve tempo le esigenze e la visione del 'fantino'?
Cosa devo 'richiedere' necessariamente ad un regista per poter 'galoppare' la scena?
Piu' un attore e' in grado di 'ascoltare' e riconoscere la mano del regista, piu' risultera' a questi indispensabile
per la messa in scena.
Nel seminario verranno analizzate le proprie capacita' espressive partendo da un proprio monologo gia' preparato. Questo di solito ci mostra le caratteristiche dove pensiamo di eccellere e diventa la base di partenza per analizzare e, di conseguenza, andare oltre i propri 'limiti apparenti'.
Si prosegue poi con lo studio e l'interpretazione di monologhi maschili e femminili tratti dalle maggiori opere di Shakespeare. Il bardo ha una gamma così variegata di stati d'animo che ci permette di pescare qualsiasi maschera che faccia al caso nostro. Una parte del seminario infine sara' dedicata allo studio della voce con un'insegnante di doppiaggio.
Si affronteranno dizione e interpretazione, ortoepia e il corretto uso della voce, mediante dialoghi dei film di Almodovar, Sorrentino, Allen e altri registi contemporanei, con riascolto della propria voce registrata.
I TEMI DEL SEMINARIO
- Monologo preparato. Si analizzano le caratteristiche dei singoli partecipanti.
- La Pausa (il pensiero scenico).
- La gabbia attoriale e la scheda caratteriale di un personaggio teatrale.
- Riconoscere la scheda caratteriale (lo stato d'animo) dentro di se' per poterla riprodurre.
- Studio della voce.
- Limite apparente.
- Esercizio dei 'mimi al buio' di Dario Fo' per comprendere il concetto di 'situazione'.
- L'attore deve richiedere ad un regista la 'situazione'?
- Il lavoro dell'attore come il 'minatore del Sulcis', il regista come un 'fantino'.
- Il lavoro sul testo. Autonomo e con il regista.
- Scoprire alla fine del seminario l'esistenza del Furor Sacro!
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